Immobile: capocannoniere in A, vincitore della Scarpa d'Oro.

Dopo 12 anni, la scarpa d’oro ritorna nel campionato italiano.

E’ Ciro Immobile il vincitore, dopo che l’attaccante italiano è stato il vero protagonista della stagione della Lazio, della sua stagione, perché non solo ha vinto questo magico trofeo che dopo Francesco Totti nel 2006 è finalmente ritornato nel nostro paese, ma ha anche eguagliato il record di 36 gol in 38 partite stabilito da Higuain nel 2016 col Napoli.

Anche Immobile, come Higuain, ha insaccato il 36° sigillo all’ultima, peraltro proprio in quel San Paolo dove il Pipita incantò tutti con una semi rovesciata; ma l’Immobile post lock-down delle prime 5-6 partite era un lontano parente della macchina da reti capace di andare a segno 29 volte su 28 gare ufficiali, e in generale la Lazio ha fatto fatica ad andare avanti.

Ciò nonostante (anche se con grande rammarico per quel -1 dalla Juve, che poi è diventato -4 e infine -7), la Lazio è arrivata quarta in campionato, ultimo posto disponibile per la qualificazione in Champions.

Immobile, a quota 36 reti con 72 punti, ha staccato Robert Lewandoski, centravanti polacco del Bayern che in Bundesliga ha segnato 35 gol, e dopo che Cristiano Ronaldo fermo a 31 reti non è stato neanche convocato da Sarri per la Roma (per preservarlo contro il Lione) è ufficiale: Ciro ha fatto sognare i suoi tifosi, ha sicuramente fatto gioire i suoi fantallenatori, ringraziandoli anche in un video per la fiducia nel puntare su di lui quest’anno.

Sicuramente l’attaccante italiano è stato aiutato anche dai penalty che sono stati fischiati a favore della Lazio: basti pensare che 14 gol su 36 sono arrivati su rigore, però dai primi gol alla prima giornata contro la Samp al Marassi, all’ultimo al San Paolo contro il Napoli, Immobile ha dimostrato di essere all’altezza di questo premio, ha meritato perché ha dimostrato di giocare con e per la squadra, e ora potrà finalmente festeggiare.